Gli anni Cinquanta visti dall’Italia di oggi
In Italia, tornare indietro con la mente agli anni Cinquanta significa, soprattutto per le persone cresciute durante quell’epoca, rivivere ad occhi aperti gli anni del dopo-guerra, permeati di fiducia nel futuro e di sogni da (ri) costruire.
Per i più giovani, che non hanno potuto vivere quell’epoca per motivi anagrafici, invece, gli anni Cinquanta hanno spesso il volto di pin ups, caroselli, raffigurazioni della Vespa, di Marilyn Monroe e immagini vintage.
La creatività rinasce dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale
Proprio in quegli anni, con le ferite della Seconda Guerra Mondiale ancora fresche e sanguinanti, l’Italia e il resto del mondo trovano tra le macerie di quel devastante conflitto la materia prima per porre le basi non solo al grande boom economico degli anni Sessanta, ma anche ai movimenti artistici importanti dall’impronta così marcata da giungere sino ai nostri anni ancora carichi di quel carisma che li ha contraddistinti.
La nascita della Pop Art in Gran Bretagna e negli Stati Uniti
Non tutti sanno che è proprio a metà degli anni Cinquanta che in Gran Bretagna nasce il famoso movimento detto Pop Art, sviluppatosi poi poco più tardi, verso la fine della decade, anche negli Stati Uniti, da dove poi inizierà la sua irresistibile espansione verso il mondo intero.
La Pop Art più famosa, quella realizzata da Andy Warhol e da Roy Lichtenstein, è nata invece nei primi anni Sessanta a New York.
Entro l’inizio del 1960, Warhol era già diventato un illustratore commerciale di grande successo: venne chiamato, proprio in relazione alla sua immensa popolarità, “Il Papa del Pop”.
La Pop Art, in generale, segue le orme dell’espressionismo astratto ed è da considerarsi una vera e propria forma artistica di sfida alle tecniche artistiche tradizionali, in grado di mescolare con genialità il fumetto, la fotografia, il disegno e le stampe con alcuni elementi particolarmente innovativi per quei tempi, come la pubblicità e i prodotti da supermercato.
Da qui il nome Pop, che sta per “popular”, popolare, ovvero un’arte che nasce prima di tutto dalla cultura di strada del popolo, quella commerciale insomma.
I più importanti artisti di Pop Art sono stati, oltre ai già citati Andy Warhol e Roy Lichtenstein, anche Claes Oldenburg, Peter Blake, Patrick Caulfield, Colin Self, Allen Jones.
Gli anni Cinquanta dell’arte in Italia: Lucio Fontana e i suoi “buchi”
In Italia, di fondamentale importanza è stata l’opera di Lucio Fontana: nato a Milano, all’inizio della sua carriera artistica è vicino alla corrente dell’astrattismo; negli anni Quaranta fonda il Movimento Spaziale, con il quale intende sostenere e promuovere una concezione dell’arte nuova e innovativa.
Ma è negli anni Cinquanta che Fontana inizia il percorso per cui lo conosciamo ancora oggi: i famosi “buchi”, tagli verticali realizzati su tele monocrome, un potente gesto artistico frutto dei suoi studi sulla concezione dello spazio all’interno delle opere d’arte, studi ai quali Fontana ha dedicato quasi per intero la sua vita artistica.